VisitSile prende il Treno dei desideri ….. in orario
Sono stato invitato a diverse conferenze in molti luoghi vicini e lontani, ma di certo non avevo mai fatto un intervento in un treno.
Prima di tutto devo dire che questa iniziativa del Treno Verde di Legambiente è molto interessante (clicca qui per sapere di più) ed utile. Sono convinto che sul tema dell’ambiente non possiamo chiudere un occhio e nemmeno tapparci le orecchie.
Spesso capita di non soffermarci su questi temi “… tanto c’è qualcuno che ci pensa …”, ma sempre di più dobbiamo essere noi per primi a pensarci.
Ho visto tanti bambini delle scuole elementari, bellissimi e pienamente concentrati sul tema della “sostenibilità”.
Avrei voluto fare delle foto, ma poi ho pensato che sarebbe stato meglio usare una foto di repertorio.
Effettivamente, quando ero io bimbo, ricordo poca sensibilizzazione sui temi ambientali, più pace e antidroga.
Forse per queste generazioni, la sostenibilità equivale alla pace.
In ogni caso, non l’avevo mai fatto su un treno; devo dire che all’inizio lo spazio limitato ed il soffitto basso mi avevano messo soggezione, ma poi mi ci sono abituato.
L’arredamento era molto simpatico e le sedie di cartone (suppongo riciclato) erano sorprendentemente comode.
Nell’ambito dell’incontro “Treno dei desideri”, sono stato invitato da Legambiente a raccontare l’esperienza di VisitSile (clicca qui per saperne di più) in un ottica di turismo sostenibile.
Allora, quando si parla di turismo sostenibile, sembra quasi di dover rispondere alla domanda “è nato prima l’uovo o la gallina?”; quindi non volendo dilungarmi troppo o affrontare temi ormai scontati, con 10 minuti a disposizione, ho deciso di concentrarmi solo su tre aspetti.
Uno. La destinazione turistica non esiste se non c’è la capacità di creare reti, soprattutto tra le imprese; mi sono poi divertito con la teoria dello spriz, di cui ho scritto pure qui.
Due. L’importanza della formazione specifica nel turismo, a tutti i livelli, in ogni ambito sia pubblico che privato, per evitare che diventi un settore da “bar dello sport”.
Tre. Il boom del digitale sì, ma il vero petrolio sono i dati, per comprendere, programmare e governare il fenomeno.
Il tema dei dati è stato ripreso dai relatori che sono intervenuti dopo ed è stato molto interessante. In questo periodo, impazzisco per la tecnologia ed ho appreso di più sul Geolander; wow, con una telecamera tecnologica istallata sopra un’auto in movimento si possono recuperare un sacco di dati, contenuti ed informazioni che vengono immagazzinati e gestiti tramite uno Smart Data Center. Mamma mia, quanto spazio c’è!!!
La mattinata è stata molto fruttuosa e motivante e consiglio a tutti, soprattutto se avete figli, di visitare il Treno Verde di Legambiente, potreste scoprire aspetti finora ignorati e ricordarne altri che potranno risvegliarvi.