Fin dal mio primo viaggio a Londra, mi è entrata in testa “Mind the gap”, la frase pronunciata dalla voce metallica nelle metropolitane di Londra per non farti inciampare nello spazio tra il vagone e la piattaforma.
Ma questa frase può assumere un significato molto più profondo…..
“Gap” ha anche un significato di “divario” o “differenza” e questo è un aspetto che non può non saltare immediatamente all’occhio, soprattutto se partecipi al World Trade Market, un evento molto importante per tutto il settore del turismo.
Girando per gli stand e frequentando gli innumerevoli interessanti seminari organizzati dagli espositori, questa “differenza” si nota, eccome!
Stand della Turchia
Ti rendi immediatamente conto di come ci siano operatori e destinazioni che viaggiano ad una velocità diversa, che conoscono e cercano di conoscere di più il proprio cliente, che investono in tecnologia e che innovano, che fanno sistema oltre ad un simpatico brand e ad una immagine accattivante.
Ti rendi conto di quanti stiano investendo sempre di più nelle reti come modello di sviluppo turistico e non sui consorzi, di quanta tecnologia ci sia attorno al turismo e con quanta potenza questa venga comunicata nell’era digitale, ma che alla fine dei conti vi è consapevolezza che quello che viene ricercato dal turista è l’emozione di un viaggio, di un luogo o di una esperienza che, non sempre può essere racchiusa in uno smartphone.
Una considerazione fatta assieme ad caro amico, un Tour Operator di successo in Turchia, è che spesso abbiamo visto troppi agronomi e architetti (non me ne vogliano) che nei territori hanno organizzato iniziative turistiche da un loro punto di vista e talvolta non considerando il mercato; oggi, invece, forse ci sono troppi ingegneri informatici.
Stand della Francia
Ti rendi conto che più di qualcuno non ha ancora capito che il turismo è un’industria competitiva e che ci sono nuovi e nuovissimi agguerritissimi concorrenti, che il fattore umano è un elemento centrale nell’erogazione del servizio e di quanto sia fondamentale una efficace formazione continua.
Vedi quanta strada continua a fare chi ha capito che non esiste il turista, ma che ci sono diversi turisti con molteplici esigenze e richieste, che devi conoscere e monitorare.
Vedi chi sta investendo con la logica di essere più competitivo nel mercato e chi, purtroppo, deve solamente spendere dei budget.
In definitiva, devi andare al WTM in quanto momento molto interessante, ma devi stare molto attento a non inciampare!!
Una delle pochissime fiere dove ci si rende veramente conto verso che direzione sta andando il turismo!
Concordo pienamente. Ti rendi anche conto che molti stanno ancora andando, ….. dove non sta andando il turismo. Se hai piacere, ti invito a leggere il mio articolo host http://www.turisticamente.eu/world-travel-market-2015/. Saluti
[…] mi sono spostato molto. Sono stato a Londra per il World Travel Market (se non hai letto il post clicca qui), in Istria per collaborare alla scrittura di un progetto di sviluppo alberghiero e poi in viaggio […]