Albania, land of wonder

Albania, land of wonder

“Land of wonder” me lo disse un conoscente che voleva dimostrarmi che in Albania con i soldi puoi comprare tutto. Dall’esperienza che ho avuto io, non penso sia proprio così.

Colgo l’occasione per fare i miei più sentiti complimenti e felicitazioni agli amici albanesi per questo storico traguardo calcistico che vedrà impegnata la nazionale di calcio alle fasi finali dell’Europeo di Francia nel 2016.
In verità, quando abitavo a Tirana, grazie alle insistenze di un mio caro amico, ho iniziato a tifare Apollonia, la squadra di calcio di Fier che prende il nome da uno stupendo sito archeologico dove l’Università Europea per il Turismo, di cui mi onoro di aver fatto parte, ha organizzato nel 2010 un evento straordinario chiamato “Albania è Cultura”.

Apollonia durante Albania è Cultura

Apollonia durante Albania è Cultura

Dell’esperienza albanese conservo solo i ricordi positivi.

Il grande impegno lavorativo di tutto il team per cercare di offrire un alto livello qualitativo, cosa che talvolta purtroppo non ci è riuscita; l’affetto e l’onesta degli amici che vale più di ogni altra cosa; la dignità di quella gente che con poco era costretta a fare molto; l’umiltà e la forza di chi voleva riuscire; l’allegria anche quando le cose andavano storto e ….. le fantastiche tariffe dei taxi e gli onestissimi conti al ristorante,

Ci crederete o no, io ho richiesto ed ottenuto il permesso di soggiorno ed il permesso di lavoro in Albania. E come me ho conosciuto tanti amici italiani che sono andati a Tirana e dintorni per lavorare o addirittura per fare impresa.

Chi mi conosce sa che sono tendenzialmente contrario alla delocalizzazione, mi piace più cogliere opportunità di business all’estero, ma comprendo chi ha deciso di fare impresa in un Paese vicino, strategico da un punto di vista logistico, con un basso costo del lavoro, con la disponibilità di forza lavoro anche istruita.

Attenzione, stiamo parlando di un Paese civile, non come lo descrive l’immaginario collettivo forse ancora scioccato dalle le tragiche immagini dei gommoni o dalle esperienze delle bande mafiose in Italia. Gli albanesi che ho conosciuto io sono onesti, simpatici (talvolta burloni) ed hanno i miei stessi sogni le mie stesse preoccupazioni e forse, oggi, non penso siano in tanti quelli che vogliano emigrare.

A Tirana ho tanti amici e mi sono divertito tanto. Penso ci sia una delle vite notturne più vivaci d’Europa e non ricordo di aver mai avuto paura per la mia sicurezza.

Ok, non è tutto oro. E’ vero che non sempre con certi albanesi è facile lavorare, che ogni tanto le culture entrano in collisione …. che assieme a tanta brava gente, ci sono dei farabutti professionisti, ma ho già detto che mantengo solo i ricordi positivi e poi è un Paese molto interessante.

Intanto, pochi sanno che in Albania mussulmani e cattolici vivono in perfetta armonia, … anzi spesso ci sono matrimoni misti.

E’ molto curioso che sia l’unico Paese occidentale in cui non ci sia Mc Donald’s e sebbene, ripeto, sia un Paese civile (!!!!!!!!!), alcune multinazionali non sono ancora presenti, forse per l’esiguità del mercato interno.

Storie da raccontare ce ne sarebbero tante, ma anche a me manca ancora molto da scoprire.

Spero presto di visitare le montagne o di andare a mare con gli amici visto che ancora molto è incontaminato e, se capiterò in Francia nel 2016, …. penso proprio che tiferò Shqiperia.

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