Renzi e Un’industria
Quanta gente ieri all’Assemblea generale di Unindustria Treviso e che spettacolo! E’ un’occasione in cui ci devi essere per un numero infinito di motivi, anche solo per dare moralmente il tuo sostegno ad un sistema imprenditoriale che si è sempre rimboccato le maniche continuando a contribuire alla crescita del Paese.
E poi si incontra un sacco di amici e si conosce un sacco di gente interessante.
Ma in più di qualcuno abbiamo notato che sempre di più c’è un grande assente: il turismo.
Non vuole essere una critica a chi ha organizzato benissimo l’assemblea o a Renzi, ma una costatazione che, ormai, forse per motivi culturali, il turismo, sebbene sia un settore importante per l’economia del Paese (e pure del Veneto che è la prima regione turistica d’Italia), viene regolarmente snobbato, non considerato e nemmeno citato.
In inglese si dice “tourism industry” e l’industria del turismo in Italia genera (direttamente ed indirettamente) più del 10% del PIL e della forza di lavoro nazionale. Non male!!!!!
Nonostante questo, mi viene da pensare che molti ritengono che l’industria del turismo si arrangi da sola, che ci siano degli arcani automatismi, che i turisti spuntino fuori come funghi a seguito di reazioni naturali in cui non si deve fare niente per farli accadere; che il successo di una stagione dipenda solo dal buono/cattivo tempo e per questo, i professionisti del turismo invece di studiare dovrebbero andare nel New Mexico sulle rive del Rio Grande dai Nativi americani a fare pratica di danza della pioggia, del sole e della neve.
Chi bazzica nel settore comincia a preoccuparsi sempre di più in quanto per il 2016 pare che, dalla Regione a Bruxelles, il budget destinato direttamente al turismo sia molto vicino allo zero; e pensate che il Trattato di Lisbona riconosce espressamente l’importanza del turismo tra i 7 settori di intervento oltre a salute, cultura, industria, istruzione-formazione-gioventù-sport, protezione civile e cooperazione amministrativa. Di nuovo …. non male!!!!
Comunque, mi permetto di generalizzare: se da una parte (forse) chi ha compiti programmatori in tema di turismo dovrebbe approfondire di più, forse, dall’altra, chi ne capisce di più o chi ci lavora con profitto non è abbastanza coinvolto nel fare lobby o a rappresentarne gli interessi.
Sì, ok, è vero, volevo fare quello impegnato che durante il rinfresco si confronta sui temi più importanti e utili per la società. In verità, aiutati dal buon Prosecco parte anche un po’ di sano cazzeggio e ieri il tema “frivolo” è stato il calzino da uomo, un indumento che adoro.
Calzino colorato, a righe, con fantasie o semplicemente blu?A voi la scelta …. sperando che a qualcuno non venga in mente alla prossima occasione di eleggere “Mister Calzino”.